Descrizione attività:
L’associazione CRAMA (Centro Recupero Animali Marini Asinara) nasce nel Giugno 2009 per volontà di sei giovani soci aventi una formazione tecnico scientifica.
Crama si occupa principalmente di attività di recupero, cura e monitoraggio di tartarughe marine e cetacei, di attività di educazione ambientale con scuole di ogni ordine e grado e di ricerca scientifica.
L’associazione svolge anche attività di sensibilizzazione rivolta agli operatori del mare (Pescatori, Capitaneria di Porto, Corpo Forestale V.A. etc), alle scolaresche ed all’opinione pubblica principalmente nel Nord Sardegna.
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LA STRUTTURA
> Ambulatorio
Il Centro Recupero è dotato di una sala veterinaria completa di camera operatoria, camera oscura, apparecchio radiologico digitale, che rende possibile lo sviluppo delle radiografie a cui sarà sottoposto l’animale oggetto dell’intervento da parte del veterinario del Centro e di tutte le attrezzature specialistiche di laboratorio: microscopio, centrifuga microematocrito, centrifuga per siero, autoclave, bilancia, tavolo da visita.
> Sale Vasche
Nel pian terreno dell’Osservatorio del Mare ci sono due sale fornite di 3 vasche modulari ciascuna, per la degenza degli animali feriti o bisognosi di cure, una di queste non è accessibile ai visitatori, per permettere agli animali sofferenti di non subire ulteriori stress. Tutte le vasche sono dotate di un impianto di filtraggio e depurazione dell’acqua di mare, con un tubo per lo scarico direttamente a mare. Nella baia situata in prossimità del Centro è stata collocata una pompa per la presa a mare, che permette di riempire le vasche degenza.
> Mostra Interattiva
Al primo piano dell’Osservatorio del Mare è presente una mostra interattiva, la quale illustra le diverse attività svolte dall’Associazione CRAMA: il progetto di tutela e ripopolamento dell’aragosta rossa, l’attività di monitoraggio dei cetacei, all’interno dell’AMP dell’Isola dell’Asinara e le fasi relative al recupero, alla diagnosi, alla degenza e al rilascio di tartarughe marine ritrovate in condizioni di difficoltà nella nostra area di competenza.
Presso la mostra è inoltre possibile provare a riprodurre alcune delle procedure tecnico/pratiche eseguite dall’associazione, in particolare l’acquisizione dei dati biometrici degli esemplari di aragosta rossa e dei dati di sforzo del monitoraggio dei cetacei, tra cui anche la fotoidentificazione degli esemplari avvistati durante l’uscita a mare.
> Baia
La maggior parte delle tartarughe ricoverate sono gravemente ferite a causa dell’impatto con strumenti da pesca o imbarcazioni, oppure debilitate e denutrite a causa di fattori ambientali sfavorevoli. Questo spesso comporta un periodo di degenza molto lungo ed è quindi necessario effettuare una riabilitazione prima di poter rimettere in natura gli animali in aree idonee alla loro sopravvivenza. Da ciò è nata l’esigenza di individuare uno specchio di mare che potesse servire come zona per la riabilitazione degli individui di tartaruga marina. Lo specchio di mare individuato a tale scopo è quello antistante la struttura presso l’omonimo moletto, dotato di una superficie di 485 mq. e distante circa 100 metri dai locali adibiti. Tale specchio di mare è ribattezzato “Baia delle Tartarughe”.